Il libro di esordio di Chiara Dotta, Un segreto che non guardo ma che sta al centro del cortile, LiberAria.
Per chi conosce il mondo editoriale si sa, i racconti sono libri difficili. Difficili da piazzare, difficili da promuovere, quindi molti editori non se la sentono di affrontare un rischio simile.
Ci sono però editori a cui non fa paura pubblicare un libro di racconti e questo è il caso di LiberAria. Il libro di Chiara Dotta, Un segreto che non guardo ma che sta al centro del cortile, che sarà in libreria a partire dal 13 novembre 2014, è qualcosa di più di un libro di racconti.
La definirei più un’introspettiva nell’animo femminile, nell’animo di una donna che si fa male da sola. Reduce da tanti problemi che hanno sviluppato in lei un senso di colpa che viene da molto lontano: dalla violenza infantile, dall’educazione sentimentale, dalla difficoltà di accettare la sua femminilità.
Questi racconti ripercorrono la sua vita analizzando ogni singolo evento con spiazzante freddezza. Ma ci si può salvare dagli eventi che hanno segnato la tua vita senza farci prima o poi i conti? Ovviamente no! Per sentirsi liberi è necessario affrontare i fantasmi che ci ossessionano. E allora ce la farà Daria, la protagonista del libro, ad abbandonare il senso di colpa che da troppo tempo attanaglia la sua vita?
In questo libro Chiara Dotta no sfugge al dolore ma ci salva, attraverso e grazie all’ironia. L’interesse principale dell’autrice è cogliere, in un piccolo tratto di vita del personaggio, la sua essenza e la sua intera esistenza.
Un romanzo di formazione, che non è altro che il percorso di vita di una donna: dall’infanzia all’adolescenza di una bambina che diventa donna e che custodisce un segreto che nessuno vede ma che sta al centro di un cortile, che sta al centro della sua vita.