Al giorno d’oggi sembrerebbe che l’unica cosa che conti sia apparire e, soprattutto, apparire al meglio. Da sempre, la società è stata caratterizzata e regolata da canoni estetici, talvolta irreali, che venivano, e vengono tutt’ora, proposti dai media. Tali canoni, oggi, raggiungono l’apice della loro diffusione grazie alla velocità e all’accessibilità offerte dal web, conferendo all’aspetto estetico un’importanza tale da condizionare il nostro modo di essere e di agire, generando, inoltre, diversi effetti (spesso negativi) sulle persone. Recentemente, l’ambiente digitale ha permesso lo sviluppo e la diffusione di due fenomeni: il body shaming e la body positivity. Questi due fenomeni possono essere considerati come i poli opposti della stessa tematica, ovvero l’importanza che l’aspetto estetico ha assunto nella società odierna, in particolar modo all’interno dei social network.
Cristina Todaro è nata a Umbertide il 25 aprile del 1993, si è laureata presso l’Università “La Sapienza” di Roma in Scienze della Moda e del Costume. Avendo sempre coltivato, oltre alla passione per la moda, anche quella per la comunicazione, in particolar modo, la comunicazione digitale, ha deciso di proseguire gli studi magistrali in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo presso il dipartimento CoRiS (Comunicazione e Ricerca Sociale) de “La Sapienza”.
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