Una domanda mi tormenta:
“Se uno vale 1, un idiota quanto vale?”
E così ho teorizzato l’intelligente omeopatico, una singolare manifestazione antropica capace di danneggiare se stessa e gli altri, al solo scopo di evitare la fatica di pensare. Sarebbe saggio augurarsi di sbagliare, ma devo ammettere che spero di stanarne almeno uno, per accaparrarmi il Nobel ed evitare che vada sprecato come al solito. È un’impresa complicata e ho bisogno di uno staff motivato, ragion per cui offrirò a chi acquisterà il libro un contratto in bianco a tutele crescenti. Chi accetta la sfida?!?
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.