L’ascesa di un sentire postmoderno ha significato da un parte, in una certa misura, la distruzione dell’estetica rock dell’epoca pre-punk, a favore di un tipo di arte musicale più primitiva, mentre dall’altra, come naturale evoluzione, una ancora più profonda e in un certo senso ambigua ibridazione tra forme musicali “nobili” ed altre più popolari. Il libro, lungi dall’essere una mera storia della musica alternativa degli ultimi 40 anni, cerca di trovare una chiave per indagare gli aspetti culturali e artistici che hanno seguito l’avvento del punk ai giorni nostri, giungendo ad analizzare la categoria postmoderna (e retromodernista) dell’hipster del Nuovo Millennio, come estremizzata figura-tipo del consumatore di musica e cultura “indie”.
Luca Morello romano, classe 1980, visual designer da sempre, altrettanto da sempre appassionato di tutto ciò che è arte e ovviamente in particolare di musica, sempre convinto che il “rock”, in ogni sia forma, sia ancora in grado di essere eccitante. Tra poesie e racconti scritti nel tempo libero, sogna di fare lo scrittore professionista da grande.
Pagine: 224
Collana: Esse di Intrecci
€19.00
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