Ciao 2014!
E anche quest’anno si avvicina prepotentemente la fine dell’anno. Il 2015 è già dietro l’angolo e vorrei dedicare questo ultimo articolo del 2014 a ciò che ci stiamo lasciando alle spalle per salutare definitivamente questo anno.
Vi dico la verità sto scrivendo questo post dal treno, sono in viaggio dunque. Non sto andando lontano, no, sto raggiungendo i miei cari per festeggiare insieme a loro San Silvestro e proprio durante questo viaggio mi è venuta l’ispirazione, l’idea di aggiungere un “quid” in più a questo pezzo parlandovi del libro che più mi è piaciuto in questo 2014.
Ma andiamo per gradi e partiamo forse da ciò che non mi piacerebbe mai dover scrivere. Due sono state le perdite del panorama letterario lasciando comunque un segno indelebile nella letteratura internazionale.
GABRIEL GARCIA MARQUEZ
E non aggiungo altro. Una delle perdite più grandi, immense, infinite del panorama culturale mondiale. Lui scrittore colombiano e Pemio Nobel per la Letteratura nel 1982 ci ha lasciati il 17 aprile 2014. Io che avevo letto Cento anni di solitudune tanti anni fa l’ho ripreso in mano e riletto, assaporando di nuovo la sua dolce narrazione. Quando queste grandi personalità se ne vanno lasciano un vuoto che non potrà mai essere colmato.
GIORGIO FALETTI
Io lo amavo alla follia e lo amo ancora. Quando usciva un suo libro ero tra le prime a comprarlo. Lui con i suoi occhi color “cielo quando non c’è una nuvola” ha lasciato un vuoto profondo perché inaspettato, perché aveva ancora tanto ma tanto da dire, da scrivere. Vi parlo di Giorgio Faletti lo scrittore, ma è stato anche comico, è stato anche cantante. In ogni cosa che ha fatto si poteva notare il suo infinito talento, innato talento. Il 4 luglio 2014 una brutta malattia se lo è portato via, sì perché lui ha lottato fino alla fine, lui e il suo talento non volevano andarsene. E allora caro Giorgio, ciao! Rimmarrai la perdita più grande del 2014 per me, ma credo per tanti altri.
Ed eccoci arrivati invece alla parte dedicata ai successi editoriali del 2014. A tale proposito vorrei citare la mia fonte: IBS. Non credo nelle classifiche editoriali presenti sui giornali perché totalmente falsate e allora come mia fonte ho deciso di usare lo store italiano più forte online, IBS appunto. Ovviamente i tre libri più venduti io non li ho letti ma per dovere di cronaca ve li riporto e chissà magari uno di questi sarà una mia prossima lettura.
- MASSIMO GRAMELLINI – CHIARA GAMBERALE, Avrò cura di te, Longanesi
- GIANRICO CAROFIGLIO, La regola dell’equilibrio, Einaudi
- ALDO CAZZULLO, La guerra dei nostri nonni, Mondadori
Ma il 2014 ha visto anche la proclamazione dei vincitori dei tre Premi Letterari più importaneti del panorama editoriale.
PREMIO STREGA
Il 3 luglio 2014 la giuria del Premio Strega ha proclamato il vincitore dell’edizione del 2014:
- FRANCESCO PICCOLO, Il desiderio di essere come tutti, Einaudi
PREMIO CAMPIELLO
E poi è stata la volta del Premio Campiello. La 52ª edizione di questo importante e prestigioso premio lettearario ha decretato il suo vincitore:
- GIORGIO FONTANA, Morte di un uomo felice, Sellerio
PREMIO BANCARELLA
Infine, ma non per ultimo, questo premio che è un poco diverso dai primi due poiché organizzato dai librai e che decreta il libro più venduto in assoluto. La 62ª edizione del Premio Bancarella ha voluto premiare il 20 luglio 2014:
- MICHELA MARZANO, L’amore è tutto, Utet
Ed infine vorrei parlarvi del libro che più ho amato in questo 2014. In verità sono due ma uno di questi è già stato citato nel mio post della scorsa settimana, si tratta di Murakami Haruki con 1Q84, Einaudi. Non si tratta di un solo testo ma di ben tre libri che si leggono con un facilità e velocità disarmante. Io ve lo consiglio caldamente. La narrazione è così ben costruita che ne vale veramente la pena. Peccato che non sia riuscito a vincere il Premio Nobel per la Letteratura se lo sarebbe meritato tutto.
Ed eccoci al secondo libro che vi consiglio d leggere perché rappresenta uno spaccato della nostra società.
SILVIA AVALLONE, Marina Bellezza, Mondadori
Silvia Avallone è brava e giovane. Ha tutte le carte in regola per portare avanti una carriera letteraria di successo. Io avevo letto il suo romanzo d’esordio Acciaio ed ero stata rapita dalla sua bravura, dalla sua narrazione moderna e coinvolgente. Beh, appena uscito ho comprato anche Marina bellezza e vi posso assicurare che supera di gran lunga il primo libro. Sempre indagatrice dei giovani di oggi, in questo testo Silvia Avallone riesce in pieno ad evidenziare quali sono i valori dominanti nei giovani, riuscendo però a portare uno squarcio positivo. Parlo di giovani che vanno controcorrente. Giovani che fanno scelte differenti, più difficili, scelte che prevedono di tornare da dove si è venuti per recuperare il territorio e valorizzarlo; forse perché è proprio questo che ci rimane. Al contrario il nostro destino sarebbe quello di andare dietro alla massa e di rimanere ignoranti, cioè di ignorare ciò che ancora la nostra terra e il nostro Paese riesce a darci, senza rincorrere falsi miti televisivi, ma lavorare grazie alle proprie forze, credere in ciò che si fa. Perché questo è il segreto del successo, che forse non ci renderà milionari ma ci farà alzare tutte le mattine con la voglia di fare.
Cari amici e amiche il mio viaggio in treno è quasi finito ed è stato bello ripercorrere tutte le tappe del 2014, belle e brutte che siano state. Vi auguro quindi un pazzesco 2015.
La Redazione di Intrecci della Scrittura vi augura di concludere queste Feste in piena felicità e vi dà appuntamento a presto con tante novità, perché, nel nostro piccolo, abbiamo un progetto importante che partirà a febbraio, ma anche tante novità legate al blog.