Marketing in editoria. La parola all’esperto.
Oggi parte la nuova rubrica LAVORARE IN EDITORIA e la prima intervista è dedicata ad un ruolo nuovo all’interno di una casa editrice: l’Ufficio Marketing.
Ebbene sì, anche le case editrici fanno marketing e lo fanno sfruttando tutte le tecniche tradizionali e anche quelle nuove proposte dal web 2.0.
Per cercare di spiegare meglio ciò di cui sto parlando lascio la parola a Sergio Iacometti, responsabile Ufficio Marketing della casa editrice Armando Editore.
Buona lettura!
Grazie a Sergio Iacometti per averci dedicato del tempo prezioso. Il Marketing da quanti anni è diventato un “must” della casa editrice?
La nostra casa editrice, ovviamente, ha sempre utilizzato forme di marketing tradizionale come i cataloghi cartacei per esempio, sia generali che tematici. Negli ultimi anni poi siamo molto attivi nel web marketing con tutti i nuovi strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie: social network, newsletter, sito internet aziendale ecc.
La tua esperienza è ormai ventennale. Nasci da una famiglia di editori, hai avuto modo di vedere l’evoluzione in questi ultimi anni dell’editoria elettronica. Cosa ne pensi?
La rivoluzione degli e-Book in Italia, almeno dal mio punto di vista, non è stata così “rivoluzionaria”. Esiste un mercato, che cresce anno dopo anno ma al momento non crea percentuali di fatturato tali da potersi inserire come voce portante all’Interno del bilancio di una casa editrice. Sicuramente il mercato degli e-Book crescerà ancora ma per poter parlare di fenomeno e-Book penso si dovrà aspettare ancora qualche anno.
Credi che l’e-book possa essere considerata l’avanguardia?
Al momento la stragrande maggioranza degli e-Book sono delle mere trasposizioni elettroniche per prodotto cartaceo; onestamente non vedo niente di avanguardistico in tutto questo. Grazie allo sviluppo di nuove tecnologie legate all’e-Book, stiamo assistendo all’uscita di nuovi prodotti alternativi al formato cartaceo, maggiormente interattivi e che creano esperienze di lettura completamente diverse da quella tradizionale. Anche qui però, riallacciandomi alla tua domanda precedente, siamo ancora in una fase di start up.
Facciamo un passo indietro e torniamo al Marketing. Quali sono state le azioni di marketing che hai avuto modo di sperimentare? Quali hanno avuto successo? E quali sono state un fiasco totale?
Sicuramente le azioni legate alla newsletter danno sempre un certo tipo di ritorno. Con la newsletter riusciamo a raggiungere il nostro target di lettori, interessati alle tematiche proposte dalla casa editrice. Un pubblico che già ci conosce e che già sa cosa vuole. Sui social network, che riteniamo ovviamente fondamentali per la nostra comunicazione aziendale, abbiamo attivato alcune campagne che però al momento non hanno dato un ritorno adeguato ne in termini di comunicazione ne in termini di vendita di prodotti ad esse legate. Ovviamente questi sono comunque dati su cui lavorare per poter aggiustare il tiro per le future campagne.
Quanto è importante per una casa editrice avere un sito e-commerce?
Ritengo che un sito e-commerce sia importante per una casa editrice, soprattutto se piccola come la nostra. Molti dei nostri volumi infatti non hanno lunga vita in libreria e quindi ritengo sia essenziale poter dare la possibilità a chi li cerca in rete di acquistarli. Ovviamente il sito e-commerce deve essere supportato da campagne marketing ad hoc per poter diventare un arma in più per la casa editrice.
Il web marketing a tuo avviso è attuabile da una casa editrice? Mi viene in mente, uno su tutti, l’invio di newsletter, sono così efficaci?
Come dicevo prima, il web marketing ha senso per una casa editrice. Bisogna unicamente riuscire a capire quali sono i metodi più adatti per comunicare quello che si a da dire. Ogni prodotto richiede il suo tipo di comunicazione, il libro ne ha uno, la moda un altro, il mercato delle auto un altro ancora. Quello che ritengo sia importante sottolineare invece è che il web permette anche a realtà piccole o piccolissime di comunicare in modo efficace a prezzi contenuti, cosa che prima con il marketing tradizionale era più difficile da ottenere. Basta sapere quello che si vuole dire e dirlo nel modo giusto con i giusti strumenti.
I social media quanto sono importanti?
I social media sono fondamentali, sapendoli usare ti danno l’opportunità di raggiungere una platea di utenti assolutamente impensabile a costi quasi irrisori.
Quale consiglio ti senti di dare ai giovani che vogliono intraprendere questa strada?
Ai nuovi editori, giovani e meno giovani, dico che entrare oggi nel mondo dell’editoria è una scommessa molto pericolosa. La nostra è un’industria in piena recessione, la concorrenza è tanta e la torta da spartire piccola. Onestamente sconsiglierei di entrare oggi in editoria a meno che le idee che si hanno non siano supportate da tanta passione e da una buona dose di investimento iniziale.
Consiglia un libro ai nostri lettori.
Consigliare un libro è una cosa veramente difficile. Ognuno ha i suoi gusti, io ho i miei che magari sono agli antipodi dei tuoi. Posso però dire quale è il libro più bello che ho letto di recente: La città dei ladri di David Benioff.