Del mio lavoro mi piace molto il relazionarsi con le altre persone che nel mio specifico caso sono gli autori dei libri che decido di pubblicare.
Mi capita di instaurare con loro delle affinità elettive, per dirla alla Goethe, delle affinità quasi chimiche che riescono a posizionare me e il mio interlocutore sulla stessa lunghezza d’onda e riuscire a lavorare in serena armonia.
Lo so non è sempre così, e dopo anni di lavoro cerco sempre di fare una scelta equa e obiettiva senza farmi trasportare da sentimetalismi di sorta.
La nascita di Intrecci Edizioni è proprio legata in qualche modo a ciò che ho scritto sopra. Nel mio percorso lavorativo ho incontrato autori che avevano una bella idea, un buon romanzo ma che non riuscivano a trovare l’editore che li sostenesse. Non mi piaceva l’idea che belle idee potessero rimanere chiuse in un cassetto.
Ecco questo è uno dei motivi che ha spinto me e il mio team a creare Intrecci Edizioni, per produrre qualcosa in cui crediamo e ci piace veramente.
Martedì ho avuto un incontro con una donna, professionista, e mamma, Daniela Pellegrini, che qualche mese fa (oddio!! Ormai un anno) mi ha presentato un progetto ambizioso quanto entusiasmante. Il testo, che uscirà i primi di ottobre, sarà dedicato a tutti quei genitori che hanno la voglia di fare qualcosa per e insieme ai loro figli.
Il progetto che si è andato mano mano delineando nel corso dei mesi sta venendo alla luce grazie al lavoro instancabile di un gruppo di professionisti che ci lavorano nel loro tempo libero. Un gruppo di persone che hanno creduto in ciò che Daniela metteva in pratica in prima persona con i propri figli e hanno deciso di aiutarla, senza compenso (per ora!!), a realizzare questa splendida idea.
Quando ho letto la sua proposta è scattata in me una molla: quel libro doveva trovare un editore che lo pubblicasse. Io e Daniela abbiamo parlato e meditato molto sul da farsi. Da questa conoscenza è nato un bel rapporto personale e lavorativo che ci porterà a realizzare un piano di diffusione del libro molto ben strutturato con una comunicazione molto mirata, perché voglio far conoscere a tutti la passione che Daniela, insieme al suo team, ci sta mettendo per produrre un testo unico nel suo genere.
Ecco credo che sia questa la dote di un Editore o di un Direttore Editoriale saper cogliere quella scintilla che si nasconde nella proposta editoriale che si ha davanti.
Un colpo di fulmine lo definirei che scatta raramente ma che quando scatta porta a dei risultati eccezionali.
Ogni mattina quando inizio a lavorare spero che scatti un colpo di fulmine e che si crei la nostra personale affinità elettiva con il testo che andremo a leggere e valutare.