Il nostro viaggio estivo continua!
Oggi ci spostiamo nelle isole Eolie che sono le protagoniste del romanzo di Marco Giacomantonio, Più veloce della luce.
Curiosi?
Sono passati ormai 35 anni da quando, poco più che bambino, iniziai a praticare l’atletica leggera su pista. In tutti questi anni, questo bellissimo sport ha accompagnato la mia vita, regalandomi sensazioni stupende.
Amo l’atletica anche perché, grazie al cronometro si hanno dei metri di valutazione oggettiva. Nel 1991 corsi i 100 metri in 10”94, quando il record del mondo era 9”90 di Leroy Burrel (USA). Sui 100 metri 1 secondo è un abisso, eppure sapevo esattamente quanto ero distante dai grandi campioni, mentre difficilmente un calciatore potrà mai misurarsi con Maradona, Pelé o Cristiano Ronaldo in modo oggettivo.
In seguito, superati i 30 e poi anche i 40 anni, ho continuato a fantasticare su quanto sarebbe bello ottenere tempi da medaglia olimpica. Pur razionalmente rendendomi conto dell’impossibilità della cosa, mi domandavo come sarebbe mai potuto accadere. Da sempre appassionato di fantascienza, mi è venuta un’idea che ho poi esposta nel romanzo “Più veloce della luce” in cui il protagonista, un giovane talento che sogna di vincere una medaglia alle Olimpiadi di Roma 2060, durante i Campionati Italiani si vede improvvisamente superato da un atleta semisconosciuto di oltre 45 anni.
Chi è? E come può andare così veloce alla sua età?
Ecco il giallo che si sviluppa nel mio primo romanzo, cui ne seguirà un secondo entro la fine del 2018 sempre dello stesso genere e in cui inserirò un’altra mia grande passione: il pianoforte.
Ma per il momento restiamo focalizzati su “Più veloce della luce” il cui mistero potrà essere risolto solo leggendo queste cento pagine di suspense fra città, laboratori cibernetici, isole meravigliose, ragazze reali e virtuali, piste di atletica e un mare stupendo. Il meraviglioso mare delle Eolie.
Non ancora nella vostra libreria?
Non va proprio bene!